COME FARE UNA CREMA

Vorrei, con questo post, realizzare una specie di guida su come fare una crema fai da te per chi si avvicina a questo "mondo" per la prima volta.

Inizio con il dire che una formula cosmetica è composta da 3 fasi A, B e C di seguito vi spiegherò la funzione di ognuna... durante un'emulsione a caldo...

FASE A
Si tratta della fase acquosa dove viene preparato il gel tramite modificatori reologici, cioè sostanze che modificano la densità, la viscosità e la scorrevolezza.
Hanno la capacità di stabilizzare le emulsioni. 
Qui si inseriscono anche attivi che non sono termolabili cioè che non si degradano e non perdendo la loro funzione se scaldati.


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FASE B
Si tratta della fase grassa dell'emulsione qui vengono inseriti i burri, tutti gli oli vegetali non termolabili, gli esteri, gli emulsionanti, i fattori di consistenza, le polveri se presenti (es. filler se usate il dry flo va inserito in fase c... perchè se scaldato perde efficacia) e gli antiossidanti che servono a non far irrancidire gli oli vegetali.
Qui si possono inserire anche alcuni modificatori reologici tipo l'Aristoflex o il carbomer.


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L'emulsione a caldo

Preparate le due FASI A e B, in due contenitori separati, si procede a scaldare entrambe a 70°:
La FASE B a bagnomaria
La FASE A si può anche nel microonde

A questo punto si procede all'emulsione cioè all'unione di due fasi immiscibili tra loro... ed è proprio l'emulsionante a permettere ciò.
Avviene inserendo la FASE B nella FASE A, mai il contrario e si frulla fino a sbiancamento a quel punto le due fasi saranno unite in un'emulsione.

Adesso la crema deve raffreddare ed arrivare alla temperatura di 30° almeno.
Si può velocizzare, il processo, mettendo il contenitore in acqua fredda di rubinetto... durante questa fase bisogna continuare a mescolare.


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FASE C
Ora che la crema si è raffreddata si può procedere all'inserimento della FASE C... cioè la fase degli attivi.
Gli attivi vengono scelti in base alle proprie esigenze e considerando sia età che tipo di pelle.
Altra cosa importante è controllare sempre la funzione di ogni attivo, leggere le varie schede tecniche e controllare se vi sono incompatibilità.
Alla fine è sempre qualcosa che ci spalmiamo sul corpo e bisogna prestare attenzione.

Questa fase contiene anche gli oli termolabili che non possiamo, appunto, inserire in FASE B.. io di solito mi tengo al massimo al 2% si può arrivare anche al 4%, ma evito dato che gli emulsionanti a caldo hanno la capacità di emulsionare, e lo dice la parola stessa, mentre sono caldi una volta raffreddati non emulsionano più.

Il conservante... senza il quale la crema sarebbe attaccata da batteri e funghi, la fragranza ed eventuali coloranti (idrosolubili).

Anche questa fase viene frullata. 
Se vengono inseriti nanoliposomi vanno messi per ultimi e non frullati perchè con il minipimer si spaccano e quindi si procede solo a mescolarli.

La FASE C può arrivare ad una percentuale del 20-25%


pH

Molto importante a questo punto è misurare il pH della crema correggendolo, se fosse necessario, con l'uso di acido lattico (o acido citrico) per abbassarlo e di soluzione di NaOH (sodio di idrossido) per alzarlo.
La soluzione di NaOH la vendono anche già pronta nei siti di materie prime.


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L'emulsione a freddo

Le varie FASI non vengono scaldate.
Differenze dall'emulsione a caldo: 

FASE A
Qui vengono inseriti anche gli attivi termolabili idrosolubili

FASE B
Qui invece vengono inseriti sia gli attivi oleosi che gli oli vegetali termolabili.
Non si inseriscono fattori di consistenza... l'unico che uso è il Cetyl Ricinoleate scaldato a parte e inserito in FASE B fredda, perchè è l'unico che non ritorna solido.
L'uso dei burri va ridotto se non evitato, nel primo caso, ci si comporta come sopra.

Viene inserito qui l'emulsionante a freddo O/W (olio in acqua). Si deve stare attenti al dosaggio... perchè se l'emulsionante a caldo una volta raffreddato smette di emulsionare quello a freddo, se gli oli in formula sono troppo pochi, continua la sua funzione emulsionando i grassi della pelle e di conseguenza seccandola.

Anche in questo caso preparate entrambe le FASI A e B, ma senza scaldarle e si procede all'emulsione versando FASE B in FASE A frullando.

FASE C
Nella fase finale inserisco la fragranza, il colorante, il conservante e sempre per ultimi i nanoliposomi che non si possono frullare.



Una crema può avere varie funzioni ad esempio astringente... antietà...(sono gli attivi a farne la differenza), ma alla base deve seguire una linea guida... cioè quella di apportare le giuste sostanze alla nostra pelle e proteggerla da fattori esterni che possono danneggiarla....

Durante il giorno la nostra pelle perde parte dell'acqua presente, disidratandosi, questo processo viene chiamato TEWL (transepidermal water loss), in parole povere evapora... di conseguenza noi dobbiamo evitare ciò cercando di reintegrare quest'acqua, tramite l'utilizzo degli umettanti (es glicerina).
Altra cosa importante da tener conto è ridurre l'evaporazione e quello che lo permette è la fase grassa della nostra crema, infatti una crema emolliente crea una barriera e compensa parte dei lipidi di cui la nostra pelle è composta.

Praticamente la nostra pelle dev'essere idratata (con gli umettanti) e va protetta con i lipidi; più una crema è emolliente più sarà nutriente perchè tratterà più acqua sulla pelle idratandola...

Però non è che da oggi scegliamo di mettere il 20% di fase grassa perchè c'è da tenere in considerazione il nostro tipo di pelle e compensare solo la parte dei lipidi mancanti.
Una pelle secca dovrà reintegrare più lipidi rispetto ad una grassa...



Fonti:
L'angolo di Lola
La Natura è Bellezza

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